Il terreno che circonda la villa non è in rapporto diretto con essa essendoci un forte dislivello raccordato da una scala esterna.
Inoltre dal terreno non è possibile vedere il paesaggio in lontananza.
Porcinai crea, su un lato della villa, un giardino pensile sopraelevato di quattro metri rispetto al terreno permettendo di avere una visione del paesaggio lontano e cioè del centro storico di Firenze con la cupola del Brunelleschi, delle torri e dei campanili.
Gli ambienti interni dell’edificio si dilatano così con gli spazi del giardino e del paesaggio, si creano dissolvenze tra natura ed architettura, dialoghi fra esterno ed interno, e definiscono questo luogo di forte impatto emozionale e qualitativo.
La struttura su cui viene realizzato il giardino pensile è nascosta completamente da un’alta e fitta siepe di lecci piantati in basso, nello spazio che si trova tra il muro di recinzione e la nuova struttura.
Dal giardino pensile si raggiunge il roseto, piantato in una zona coltivata ad uliveto che conserva quindi i caratteri agricoli del paesaggio toscano.
Scendendo attraverso i sentieri si accede alla piscina e al campo da tennis.
Anche la piscina è costruita parzialmente in elevazione per offrire una più ampia visuale della campagna circostante e sotto la quale sono stati ricavati gli spogliatoi.
[ Notizie prelevate dal sito www.pietroporcinai.net ( foto di Paola Porcinai ) ]
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