sabato 26 novembre 2011

Biografia

Architetto Paesaggista
Pietro Porcinai è stato il più grande Pesaggista italiano del 900',  nacque a Firenze nel 1910 e vi morì nel 1986.
Ha progettato e realizzato sistemazioni paesaggistiche nelle scale più diverse: dal giardino al parco urbano, dall’area industriale al villaggio turistico, dall’autostrada all’area agricola. Tra i suoi oltre 1100 progetti realizzati in Italia ed in vari paesi del mondo, vi sono anche straordinari giardini-paesaggio e cioè giardini nei quali l’uomo sembra non aver fatto nulla.
Conosce i più importanti architetti europei del giardino (Fritz Enchk, Karl Foester, Gustav Luttge, Russel Page, Geoffrey Jellicoe, René Pechère, Gerda Gollwitzer) ne apprezza le opere ed ha la possibilità di confrontarsi con il loro metodo di lavoro, le loro tecniche colturali, le loro soluzioni formali.
Dopo il 1948, consolidata la clientela privata, insieme ad incarichi pubblici di rilievo, ha opportunità di fare grandi esperienze internazionali:

  •     Il concorso per Abidjan (1979)
In queste esperienze Porcinai si dimostra nel pieno della sua maturità e libero di affermare le soluzioni in cui crede. Collabora con Ludovico Belgioioso ed Ernesto Nathan Rogers, Vittoriano Viganò, Marco Zanuso e Pietro Consagra, Riccardo Morandi, Oscar Niemeyer, Renzo Piano e Richard Rogers, Carlo Scarpa, Franco Albini e Franca Helg, ed altri ideando parchi e giardini che hanno acquistato il valore di un modello nel nostro tempo. Difensore del patrimonio naturale e del paesaggio si è battuto a lungo per l’insegnamento del verde, del paesaggio e del giardino in Italia ove era costretto a registrare il massimo disinteresse nelle scuole di ogni ordine e grado e persino nelle Università. Nel 1950 stimola la fondazione della sezione italiana dell’IFLA con pochi altri pionieri che danno vita all’AIAP (Associazione Italiana Architetti del Giardino e del Paesaggio) di cui Porcinai è stato per molti anni Segretario e, a partire dal 1979, Presidente onorario. Per la sua vasta competenza professionale, è entrato di diritto nel gotha degli architetti europei del giardino: nel 1985, unico italiano vivente, poteva vantare un’ampia scheda biografica nel volume Oxford Companion to Gardens di Sir Geoffrey e Susan Jellicoe. Insieme ai numerosi progetti, Porcinai ha lasciato vari saggi che sono preziosi per comprendere la sua cultura, il suo metodo di lavoro e le sue scelte progettuali. Il suo saggio più famoso, scritto in collaborazione del filosofo e Terziario francescano, Attilio Mordini è  [" Giardini d’occidente e d’oriente"-  F.lli Fabbri Ed., Milano (1966).]


[ Notizie prelevate dai siti www.pietroporcinai.net  e da Wikipedia ]