Dietro espressa richiesta della Provincia Autonoma di Trento, furono chiamati Pietro Porcinai come consulente paesaggista per l’Autostrada del Brennero e Riccardo Morandi per il progetto esecutivo delle grandi strutture architettoniche. Porcinai si trovò a lavorare su un campo decisamente nuovo in Italia, e anche se tutto era già stato deciso e non erano possibili modifiche sostanziali al progetto stradale, la situazione si presentava comunque interessante. Il paesaggista si attivò subito per redarre una approfondita ricerca che potesse aiutarlo a risolvere i problemi causati dalla complessità del paesaggio e dalla particolarità dell’opera infrastrutturale: si dovevano prevedere i rinverdimenti delle scarpate, affrontare i problemi relativi alla neve e al gelo, gli assetti degli impianti di illuminazione e delle sistemazioni architettoniche delle strutture delle aree di servizio, la stesura del piano delle vegetazioni, che prevedeva specie diverse a seconda dei vari ambiti attraversati e la redazione del primo capitolato d’appalto per le opere del verde e del paesaggio per le opere pubbliche in Italia. Dopo uno studio approfondito ed articolato basato sopratutto sulle esperienze di altri paesi esteri (Inghilterra, Francia, Germania, Stati Uniti) Porcinai propone, nel dicembre 1966, la prima bozza del progetto. Nel 1968 vengono definite le varie soluzioni tecniche e l’anno seguente inizia la progettazione esecutiva relativa alle piantagioni e alle sistemazioni paesaggistiche di tutti i lotti.
Pietro Porcinai - Sistemazione tipo di aiuola centrale. |
Pietro Porcinai - Studio per l’imbocco delle gallerie di Trento. |
Pietro Porcinai - Sistemazione tipo di aiuola centrale. |
Pietro Porcinai - Sistemazione tipo di un’area di sosta. |
[ Notizie prelevate da http://eprints.unifi.it/archive/00001065/15/12_Sperimentazioni_scheda_3.pdf
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